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Il riconoscimento delle professioni di educatore e pedagogista, accanto alla figura più consolidata dell'insegnante, ha sollecitato una riflessione forte sulla deontologia in ambito educativo. Il volume, allontanandosi da una visione prescrittiva, propone una lettura etica dell'agire educativo e pedagogico inscritto tra giustizia educativa, equità, qualità dell'educazione e dell'istruzione e affidabilità delle agenzie educative. Nella prospettiva dell'etica di resistenza di marca moriniana e della pedagogia emancipativa, si tracciano le linee per una deontologia che assume uno sguardo critico sui rischi educativi e accoglie dilemmi etici e domande di senso emergenti dai contesti educativi, nelle periferie dell'umano e nei confini tra marginalità, fragilità, omologazione, diversità e pluralità. Si tratteggiano, così, vie di progettualità, riflessione e intenzionalità per rispondere ai bisogni formativi e di senso inscritti nei contesti educativi, ampliando il significato e la portata dell'etica professionale verso una deontologia che si esprime con una responsabilità che investe il singolo professionista, le organizzazioni educative e le comunità, restituendo dignità all'educazione.